Domodossola - Pemonte da Sciolla

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Domodossola

DOMODOSSOLA
è una vivace cittadina situata nel cuore dell'Ossola. Adagiata nel fondovalle del fiume Toce, alle falde dello storico colle di Mattarella e delle colline di Vagna, il suo centro storico conserva ancora tutto il sapore medioevale. Centro delle valli ossolane e delle strade convergenti da ogni direzione, è luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e meta di numerosi turisti e villeggianti. La sua economia è basata principalmente sul terziario con una prevalenza di attività commerciali e artigianali. Fiorente anche il settore turistico, mentre non manca qualche industria.
I Santi patroni di Domodossola, Gervasio e Protasio, vengono celebrati il 19 giugno con una Santa Messa in Collegiata cui segue una processione per le vie del centro. Festa patronale significa però anche musica, divertimento e solidarietà: le iniziative collaterali vedono il coinvolgimento di amministrazione comunale, dell'Associazione Turistica Pro Loco Domodossola, dell'Associazione Culturale "Oscella Felix", del Comitato Carnevale "Polenta e Sciriuii" e di molte altre associazioni locali.
Alle pendici del Moncucco sorge il nucleo centrale dell'abitato di Vagna, situato lungo la strada che porta al Lusentino e agli impianti sciistici di Domobianca. L'antico comune di Vagna era piuttosto importante e contava ben undici frazioni. In frazione Maggianigo si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Brizio, ricca di tesori quali la tela dellaVisitazione di Maria ad Elisabetta, ad opera di Antonio d'Errico (il Tanzio), l'ancona lignea di Bartolomeo Zanini Piroia, le formelle dei misteri del Rosario. La parrocchia risale al XIV secolo.
Sulla sponda sinistra del torrente Bogna sorge la frazione di Cisore, tra Mocogna e Monteossolano. Pregevole la chiesa di Sant'Andrea che pare sia sorta sulle fondamenta del castello di Barilone. Nei pressi di Mocogna sono visibili i resti di un torrione di segnalazione della fine del XV secolo.
La Chiesa di San Quirico a Cisore risalirebbe alla prima metà dell'XI secolo e si suppone sia stata costruita sui resti di un tempio pagano dedicato a una divinità celto-etrusca.

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IL SACRO MONTE CALVARIO
Percorrendo le Vie Rosmini - Mattarella e attraversando la tangenziale cittadina, si raggiunge un sentiero lastricato che conduce alla cima del Colle di Mattarella (400 m.s.l.m), su cui è stato edificato, nella metà del 1600, il Sacro Monte Calvario. Il percorso è costituito da quindici cappelle, con all’interno statue di grandezza naturale che rappresentano e narrano il percorso della Passione di Cristo. Dal 1991 il Sacro Monte Calvario è una riserva naturale speciale della Regione Piemonte e recentemente è stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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PALAZZO MELLERIO
Il Conte Giacomo Mellerio, nato a Domodossola nel 1777 e nominato dagli Austriaci Cancelliere del Regno Lombardo-Veneto, non dimenticò mai la sua Domodossola. Dopo aver fondato quattro borse di studio per giovani poveri che volessero continuare gli studi in seminario e aver acquistato l'allora Convento delle Orsoline per farne la sede delle scuole primarie per bambine, accarezzò il progetto di un complesso di scuole superiori. Mellerio dunque chiamò il cognato, l'architetto Gian Luca della Somaglia, e lo impegnò a costruirgli un palazzo adatto a questo scopo. I lavori iniziarono nel 1816 e il 5 novembre 1818 "Palazzo Mellerio" fu inaugurato. Alla sua morte l'edificio fu lasciato al Comune di Domodossola e per un certo periodo ospitò la Pretura. I lavori di recupero di Palazzo Mellerio, sono stati realizzati tra il 2001 e il 2002 dall'Agenzia Territoriale per la Casa di Novara e VCO e dal Comune di Domodossola. Il primo piano dello stabile è in uso al Comune mentre negli altri tre piani trovano spazio dodici alloggi di edlizia popolare.

PALAZZO SILVA
Costruito dalla nobile famiglia Della Silva tra il ‘500 e il ‘600, è un raro esempio di casa nobile tardorinascimentale esistente in zona.
Viene acquistato nel 1881 dalla Fondazione Galletti ed oggi è di proprietà del Comune di Domodossola, che lo ha reso il suo principale museo cittadino.
Al suo interno possiamo trovare: al pianterreno la Sala d'Armi, la Saletta di Guardia, la Cucina, l'andito con sculture lapidee dal XII al XVI secolo; al primo piano il Salone d'Onore, la Saletta delle Udienze, la Camera da Letto e la Cappella con la Sacrestia.
Tutti gli ambienti propongono raccolte e collezioni di vario genere provenienti dal territorio circostante e anche da alcune parti del mondo.
L'ultimo piano è per ora adibito a deposito delle rimanenti opere in attesa del restauro definitivo.

LE MURA E LA TORRETTA MEDIOEVALE
Nel 1300, a causa delle continue invasioni vallesane, Domodossola si è munita di una robusta fortificazione che racchiudeva interamente la città e di cui oggi non restano che minute tracce. Sono particolarmente visibili l’antica Torretta Medioevale di Via Monte Grappa (non in forma originale a causa di integrazioni subite in epoche più moderne), il corpo di torre angolare di Via Canuto e il tratto di mura di Via Facchinetti.

COLLEGIATA DEI SANTI GERVASO E PROTASO
Chiesa parrocchiale della città dedicata ai due gemelli milanesi martirizzati nel IV sec d.C. L’edificio attuale è opera dell’arch. Matteo Zucchi e venne eretto tra il 1792 e il 1797 sulla base della precedente chiesa quattrocentesca. Alcuni elementi molto interessanti da vedere sono: l’antico portale in serpentino, appartenente ancora all’antica chiesa romanica che in origine sorgeva nei pressi di Piazza Tibaldi, gli affreschi e le decorazioni del pittore vigezzino Lorenzo Peretti (1774-1851), l’architrave con il rilievo di Carlo Magno e la cappella di San Carlo Borromeo con l’importante tela del famoso pittore valsesiano Tanzio Da Varallo datata 1615.

SANTUARIO della MADONNA della NEVE
Costruzione del 1600 su precedente edificio quattrocentesco. Sull’altare si presenta un affresco della Madonna e il Bambino appartenente già alla precedente costruzione; nel presbiterio è conservata un’importante tela del 1600 che rappresenta lo sposalizio della Vergine, realizzata dal pittore fiorentino Luigi Reali.

PIAZZA FONTANA
Cuore del rione detto Motta, prende il nome dalla fontana ottagonale che si trova al centro della piazza e su cui è collocato un obelisco del 1844. Nell’attigua Via Carina, balconate in larice simboleggiano lo stile architettonico delle popolazioni walser dell’alta Val d’Ossola.


 
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